22 Novembre 2017 @ 20:45
Anche quest’anno l’Istituto Musicale “Arturo Benedetti Michelangeli” con il patrocinio del Comune di Conegliano propone un concerto per onorare la festività della Santa patrona della Musica e dei musicisti, Santa Cecilia, che si terrà mercoledì 22 novembre 2017 presso il Duomo di Conegliano alle ore 20.45. Il programma del concerto prevede l’esecuzione integrale dello Stabat Mater di Pergolesi, una delle opere più alte e commoventi del repertorio sacro di tutti i tempi e l’esibizione del Coro Polifonico “Arturo Benedetti Michelangeli” che sarà impegnato con pezzi di Fauré e Mendelssohn.
La scelta del programma di questo concerto in celebrazione di Santa Cecilia è caduta su un’opera molto conosciuta e apprezzata, dalla sua pubblicazione nel 1749 fino ai giorni nostri. Anticipando un topos che ritrae l’artista morente nell’atto di comporre la sua opera di più alto respiro emotivo (il rimando è chiaramente al Requiem di Mozart), Pergolesi è parimenti impegnato nella stesura febbrile e concitata dello Stabat sicuramente molto malato e vicino alla fine dei suoi giorni. Come Mozart, muore giovane, anzi giovanissimo, a soli 26 anni. Eppure ci ha consegnato molti capolavori tra cui lo Stabat Mater, opera di sublime e profonda bellezza.
La tradizione vuole che il testo scelto da Pergolesi sia del Beato Jacopone da Todi: aspetto non secondario in quanto Jacopone è considerato uno dei maggiori autori di laudi religiose di tutto il Medioevo. La sua parola è Parola, la Parola della sofferenza, la stessa che probabilmente si andava ripetendo Pergolesi durante il cammino che lo conduceva alla morte.
Parti di viola mancanti, errori, macchie d’inchiostro e un disordine tipico di chi ha fretta caratterizzano il manoscritto dell’opera. Pergolesi fa in tempo a scrivere “Finis Laus Deo”: e qui potremmo pensare sia che Pergolesi abbia ringraziato Dio di avergli concesso di vivere abbastanza per terminare l’opera oppure che l’abbia ringraziato per avergliela donata.
Quando la Musica raggiunge livelli di intensità come nello Stabat Mater ci si chiede dove si può tracciare il confine, se esiste, tra la mente e la mano dell’uomo e l’ispirazione divina. Per questo ci troviamo ogni anno a ringraziare Santa Cecilia per essere la Santa protettrice della Musica e dei musicisti.
La cittadinanza è invitata a partecipare, l’ingresso è libero.